Sessione parallela 6. Adolescenti e giovani: l’incontro con un paradigma cambiato
Interventi: L.Micheletti, A. Marazza, L. Savignano. Coordinamento: E. Monzani, M. Marzorati
Le conoscenze epidemiologiche più recenti confermano che tutti i disturbi mentali, in particolare i disturbi mentali gravi, insorgono e si sviluppano in modo progressivo, lento e a volte aspecifico in una fascia di età collocabile tra i 12 e i 25 anni. Proprio tale fase della vita sembra essere scarsamente presidiata dai Servizi, apparentemente poco attrezzati concettualmente e metodologicamente a riconoscerne ed affrontane la complessità e gli aspetti sfuggenti. Tale situazione di incertezza costituisce un nodo per i professionisti, gli operatori e per i Servizi di salute mentale, siano essi dedicati agli Adulti o all’Infanzia e all’Adolescenza.
Nella sessione verrà affrontato il tema dell’espressione psicopatologica e comportamentale del disagio in questa fascia di età, anche riguardo alla violenza agita, attraverso dati epidemiologici, la fenomenica connessa e i suoi possibili determinanti.
Il focus sarà successivamente spostato sul come la mancanza di un futuro come promessa arresti il desiderio nell’assoluto presente.
Domande:
- Come l’incontro con l’altro, in diversi contesti e percorsi di cura, può riaccendere il desiderio nei giovani con disagio mentale?
- Oltre al desiderio dell’adolescente, cosa riattiva i loro familiari, cosa ne permette una ripartenza?
- Quale aiuto la rete famigliare e amicale dovrebbe ricevere e a sua volta potrebbe dare?
- Quali sono i fattori salienti di un intervento integrato volto al contenimento e alla prevenzione dei disturbi psichici, anche con comportamenti di dipendenza patologica e/o con manifestazioni violente, in questa particolare utenza?
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